La maledizione dell`argento.

La Collana "Rebecca" che simboleggia l`unione di due anime gemelle, al centro ci sono le iniziali di J&L (Jeremi e Lucyl).
È stata forgiata in argento dallo stesso Jeremi la ha donata a Lucyl il giorno del loro matrimonio, appunto come segno del legame eterno del loro amore. A quel tempo loro erano giovani, ingenui e innamorati, si sono sposati molto prima che lui diventasse l`Alfa degli shifter, prima era un uomo buono e con un`anima generosa.
E a quei tempi rappresentava il loro amore puro e la felicità che li univa, Lucyl portava il magnifico ciondolo con orgoglio e quell`argento diventò per lei l`oggetto più importante della sua vita, lo indossava con orgoglio.
Però dopo del tempo tutto questo cambiò, o meglio qualcosa si ruppe in lui, con la morte della madre e del fratellino per via dei vecchi creditori del defunto padre (Perché non essendo abbastanza ricchi per pagarli gli avevano dato un po` di soldi alla volta, ma questo ad un certo punto non gli bastò più e allora si vendicarono su di loro).
La parte del suo cuore che era riservata all`amore per i suoi familiari si trasformò in odio, odio per coloro che glieli avevano portati via. Decise che sarebbe dovuto uscire da quella situazione, che non avrebbe rischiato la vita di sua moglie.
Andò in un tempio di Kesst e raccontò la sua triste storia, non tralasciando le parti riguardanti la sua vendetta e l`odio che aveva nel cuore, chiese di essere forte, più di ogni altro, e di essere immune a qualsiasi cosa.
Kesst acconsentì alla sua richiesta e lo trasformò in qualcosa che non c`era mai stato, uno shifter, che come aveva chiesto era immune ad ogni forma di malattia e ad ogni tipo di morte. Sul suo corpo comparvero degli strani simboli e così lui capì che qualcosa era cambiato in lui ora poteva vendicarsi e proteggere sua moglie.
Raggiunse i creditori e riversò su di loro
tutto l`odio che aveva nel cuore, li massacró senza pietà e poi tornò alla sua vita di tutti i giorni. Lucyl rimase incinta e sembrava che il passato fosse solo un brutto ricordo. A quei tempi non era neanche malato di ricchezza perché il suo cuore era ricolmo d`amore per Lucyl e quel che avevano gli bastava, non pensava di usare le sue abilità per derubare la gente. Credeva che quello che aveva fatto sarebbe rimasto nel passato.
Ma è proprio quando meno te lo aspetti che il passato torna a bussare alla tua porta, e non è sempre una cosa piacevole.
A sconvolgere la loro felicità fu proprio il figlio di uno dei suoi vecchi creditori, lì osservò per mesi e controlló con accuratezza il periodo perfetto per intrufolarsi in casa e compiere il suo piano.
Jeremi era andato a lavorare i campi come ogni giorno, di solito Lucyl andava con lui e piantavano le piante insieme ma negli ultimi tempi dato che la gravidanza di lei andava avanti lui pensava che fosse meglio che lei riposasse. Questo faceva si che avesse il doppio del lavoro da fare, ma non gli pesava affatto farlo per la sua famiglia.
Comunque, Lucyl stava dormendo e mentre lei dormiva l`uomo per vendicarsi la avvelenó, ma quel particolare veleno non la avrebbe uccisa. Sarebbe stato troppo facile se lei fosse morta e basta, il veleno le portò un`enorme sofferenza durante la gravidanza e quando Carlie nacque il veleno fece in modo che Lucyl dormisse per l'eternità.
E se il cuore di Jeremi non era ancora guarito dalla morte di suo fratello e di sua madre, sapere che Lucyl non sarebbe tornata da lui, fece sì che cominciasse ad odiare se stesso per tutte le scelte che aveva fatto. Perché aveva il tormento che ogni singola scelta che avesse fatto la avesse portata a questo, a dormire per sempre.
Negli anni a seguire il suo cuore diventò nero d`odio e con uno scatto di ira distrusse tutto il villaggio in cui abitavano lui Lucyl, e ora Carlie e il fatto di aver dovuto seppellire uno dei suoi figli non lo aiutò. Diede fuoco al villaggio e nella sua sofferenza si buttò anch'esso nel fuoco, solo che lui non bruciò, il fuoco non poteva ucciderlo, niente poteva prese la figlia che il fuoco non aveva toccato e andò via dal villaggio.
Negli anni dell'infanzia di Carlie lui diventò sempre più ricco costruendo perfino un castello dove tenere Lucyl nel suo lungo sonno e dove poteva andare per stare da solo e odiarsi al solo guardarla per quello che le aveva fatto.

In seguito si venne a sapere che la sorella di Lucyl era sopravvissuta alle fiamme che lui aveva appiccato al villaggio e come vendetta la ragazza, che era una strega maledisse la collana che ormai Jeremi indossava per ricordare sempre quello che era successo. La collana che da prima era simbolo del loro amore ora era il simbolo del suo odio verso il mondo, lei maledisse lui e tutti i suoi figli facendo si che la nuova specie perfetta di Nortrig avesse una debolezza.
Da quel giorno in poi il ciondolo cominciò a bruciargli un dolore che non avvertiva sul corpo da anni ormai, del dolore fisico, la sorella convinta che potesse ucciderlo lo affrontò in un duello ma anche se si era forgiata una spada d'argento questa non provocò nessun effetto su Jeremi e lui la uccise. Solo i suoi figli periscono all'argento, l'unica cosa che lo fa star male è il ciondolo che prima apparteneva a Lucyl perchè rappresentava qualcosa di puro per lui che ora era svampato.
Quando Carlie aveva all'incirca 10 anni loro erano già ricchi e vivevano in un maestoso castello, lui non fu molto buono come padre con lei perchè con la sofferenza che già doveva portare Jeremi non poteva permettersi di amare di nuovo così profondamente qualcuno.
Cominciò a diffondere la propria stirpe insegnando ai suoi figli tutto sui loro poteri e stabilendo delle regole prendendoli a vivere con sè e con il tempo Jeremi costrui sempre più castelli per accogliere la sua progenie, castelli sparsi in tutto il mondo.
Ma pur essendo ricco e pur essendo circondato da suoi figli lui ripensando al suo grande amore ancora soffre e rammenta la sua sofferenza con il ciondolo che gli rode il cuore. E non disse mai alla figlia di Lucyl cosa era davvero successo mantenne per sè quel segreto.
In seguito scoprì che marchiando i suoi figli con quell'argento maledetto che portava al collo li rendeva più resistenti all'argento ma li marchiava solo dopo una certa età perchè altrimenti poteva essere pericoloso.